Per un ultimo chiarimento, i Consiglieri di minoranza del gruppo Cadelbosco per Tutti, rispondono al Sindaco nell’ambito del dibattito apertosi dopo la seduta del Consiglio comunale dello scorso 30 aprile. Spiega una nota del Gruppo: “Non intendiamo annoiare ulteriormente la cittadinanza di Cadelbosco, che merita ben altre attenzioni da parte dell’Amministrazione Comunale, ma intendiamo replicare alle ultime affermazioni del Sindaco Luigi Bellaria. Fa buon gioco, il Sindaco, nel concentrarsi esclusivamente sulla reazione del consigliere Zani, e ignorare scientemente tutto il resto. Il Consigliere Zani ha sicuramente reagito in modo perentorio e deciso, ma non possiamo permettere che il Primo Cittadino attribuisca al Consigliere etichette fuorvianti e infondate. Il Sindaco artatamente cerca di far confondere la “passione e rabbia” con la “violenza e aggressività”. Marino Zani, durante la seduta Consigliare, è stato vittima di un’evidente ingiustizia e ciò, unito alla sua passione politica, lo ha accalorato nella maniera evidente a tutti. L’intervento di Zani (né violento, né aggressivo, ma semplicemente legittimo) è maturato solo a fronte delle pilatesche risposte del Sindaco, che dapprima si mascherava dietro un apparente errore tecnico della regia, e solo dopo ammetteva di esserne stato il responsabile”.

Conclude la nota di Cadelbosco per Tutti: “Ancor più comprensibile diventa la reazione del consigliere Zani alla luce di quanto accaduto successivamente ai danni del consigliere Piccinini. Di questo, curiosamente, il Sindaco non parla. Invitiamo tutti i cittadini a verificare quanto è successo al Consigliere Piccinini ai minuti 2:31:38 e 2:37:00 durante la seduta del Consiglio Comunale (https://youtu.be/ACYCMT_4_zA) in cui il Sindaco ha silenziato arbitrariamente Piccinini limitando, o meglio, evitando volutamente il confronto con il rappresentante della minoranza.

Ecco, fra cinquant’anni – per citare lo stesso Sindaco – i cadelboschesi troveranno anche, e soprattutto, parole del loro massimo rappresentante che, nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche, andando al di là di qualsivoglia legge, regolamento e principio democratico, si permette unilateralmente di zittire in modo ingiusto i consiglieri di minoranza decidendo, a proprio piacimento, chi e quando può parlare. L’inadeguatezza e l’illegittimità della condotta in questione, da parte del Sindaco è palese a tutti.
A questo punto, chiediamo al Sindaco stesso se intenda proseguire sulla medesima linea adottata non solo in questo caso, ma anche in altri, di limitazione delle libertà dialettiche e di espressione di chi non la pensa come lui o in linea con la maggioranza: ricordiamo, solo per citare alcuni esempi, i ritardi nell’invio di documenti richiesti dal nostro gruppo, la mancata risposta ad alcune nostre interrogazioni, il ricorso alla querela non solo nei nostri confronti, che siamo pronti e attrezzati per difenderci, ma addirittura nei confronti di cittadini che hanno commentato alcuni post su FB esprimendo critiche all’Amministrazione. Non crediamo sia in questo modo che si ottiene credibilità: ribadiamo che a nostro parere Cadelbosco merita di più”.